Con l’aumento dell’utilizzo quotidiano degli smartphone, la durata della batteria rimane una delle principali preoccupazioni per milioni di utenti. Il consumo energetico, infatti, non dipende solo dalla capacità della batteria, ma soprattutto dalle applicazioni che si utilizzano e da come queste operano in background. Android e iOS ormai integrano funzionalità avanzate per monitorare e gestire l’utilizzo delle app più energivore. Questi strumenti permettono agli utenti di individuare rapidamente le principali cause di un consumo eccessivo e di adottare misure concrete per prolungare l’autonomia del dispositivo. Basta un’analisi attenta per capire quali app consumano risorse preziose e come limitarle, senza dover rinunciare completamente alle funzioni che ampiamente supportano la vita digitale quotidiana.
Come individuare le app che consumano più batteria su Android
Il sistema operativo Android offre un quadro dettagliato dell’impiego energetico tramite le impostazioni di sistema. Accedendo a Impostazioni > Batteria, è possibile visualizzare la lista delle applicazioni ordinate per consumo, distinguendo tra uso in primo piano e attività in background. Questa segnalazione è fondamentale perché spesso un’app con basso tempo di utilizzo visibile può consumare batteria in modo rilevante proprio lavorando in background. In particolare, app come social network, giochi 3D e servizi di navigazione GPS sono note per il loro elevato impiego di CPU, GPU e dati di rete, nonché per l’attivazione frequente di servizi di localizzazione.
Per contenere i consumi, Android consente di limitare l’attività in background o di bloccare l’uso dei dati in background nelle impostazioni specifiche di ogni app. Attivando la funzione di batteria adattiva, il sistema sposta automaticamente le app meno utilizzate in uno stato di standby energetico, migliorando sensibilmente la durata complessiva della batteria.
Strategie efficaci su Android per limitare i consumi
Limitare il consumo non significa necessariamente disinstallare app essenziali. Le funzionalità di Android permettono di ottimizzare il comportamento delle app intervenendo su diversi fronti: dal blocco dell’attività in background al controllo dei permessi di localizzazione, dal restringimento dell’uso dei dati alle notifiche. Ogni impostazione contribuisce a ridurre lo spreco energetico senza compromessi eccessivi sull’esperienza utente. Ad esempio, disattivare la localizzazione per tutte le app che non la richiedono attivamente consente un risparmio significativo, poiché il GPS è uno dei moduli più esosi in termini di batteria. Inoltre, evitare aggiornamenti automatici o sincronizzazioni continue sotto rete mobile contribuisce a limitare questo consumo.
Come riconoscere e gestire le app più energivore su iPhone
Apple fornisce un’interfaccia intuitiva per controllare l’uso della batteria su iPhone. Nella sezione Impostazioni > Batteria, è possibile consultare l’elenco delle app con relativo consumo energetico e distinguere chiaramente tra il tempo di utilizzo sullo schermo e quello in background. Questo dato aiuta a identificare facilmente app che operano silenciosamente riducendo l’autonomia.
Trucco per collegarsi al Wi Fi senza conoscere la password
La funzione di aggiornamento app in background può essere disattivata totalmente o in parte per limitare la sincronizzazione e il traffico dati non indispensabili. Anche i controlli di localizzazione permettono un uso più mirato e consapevole dei servizi di posizione, fondamentale per le app di social media e quelle di navigazione, tra le più fameliche di batteria. Inoltre, la modalità risparmio energetico integrata riduce le attività non essenziali, prolungando la durata della batteria nelle situazioni di emergenza.
Consigli pratici per ottimizzare la batteria su iPhone
Il focus su iPhone nel 2025 è puntato su una gestione intelligente delle risorse. Oltre a disattivare l’aggiornamento automatico delle app, si consiglia di personalizzare le notifiche per ridurre il numero di avvisi riceventi, evitando che lo schermo si accenda inutilmente e che il processore lavori di più. Mantenere aggiornata la versione di iOS è inoltre una buona pratica, poiché Apple rilascia costantemente patch per ottimizzare i consumi e correggere bug che possono causare un aumento improprio dell’utilizzo energetico. L’uso della modalità scura, soprattutto su dispositivi con schermo OLED, contribuisce a risparmiare energia in modo significativo durante la giornata.
Le app più a rischio per il consumo e come evitarle
Alcune applicazioni si distinguono da anni per essere tra le più voraci in termini di energia. I social network come Facebook, Instagram e TikTok consumano batteria principalmente per l’uso intensivo di contenuti multimediali, notifiche continue e localizzazione attiva. La messaggistica, con WhatsApp in testa, scarica in modo consistente le risorse soprattutto quando si condividono video o si partecipa attivamente a gruppi molto attivi.
YouTube rimane uno dei maggiori responsabili del rapido consumo della batteria, soprattutto quando si guarda video in alta definizione e lo schermo resta acceso a lungo. Per ridurre questi impatti, oltre a seguire le impostazioni di risparmio illustrate, è utile ricorrere a una gestione consapevole come preferire il Wi-Fi rispetto ai dati mobili, navigare con luminosità ridotta e limitare i widget e le attività in background non essenziali.

